Le marmellate dall'Ecuador: di mora, chamburo, ananas, tomate de arbol, sono fatte a mano usando frutta appena colta, lavata e tagliata a cubetti, con la sola aggiunta di zucchero di canna, non contengono conservanti né coloranti.

Lo zucchero di canna dalle Filippine e dall'Ecuador: è completamente integrale, la canna tagliata viene pressata in un mulino, lo sciroppo così ottenuto viene cotto per favorire l'evaporazione dell'acqua, poi viene fatto raffreddare su grandi tavole fino alla cristallizzazione.

Il miele dal Cile, Messico, Nicaragua: integrale, non subisce trattamenti di raffinazione o pastorizzazione che col calore ridurrebbero gli enzimi e le vitamine.

Il thè dallo Sri Lanka: thè verde e thè nero, biologico garantito. Viene confezionato sul luogo in cestini di foglie di palma intrecciati a mano dalle donne.

Il cioccolato dalla Bolivia e Repubblica Dominicana: cioccolato biologico fondente pralinato al latte, alla nocciola, lavorato secondo la tradizione utilizzando burro di cacao e non olii sostitutivi.

La iuta dal Bangladesh: le canne vengono raccolte e macerate in acqua, le fibre si separano così dalla corteccia, vengono quindi lavate, asciugate e tessute.

Tessuti pokhara dal Nepal: sgargianti, dalle innumerevoli combinazioni cromatiche, sono tessuti con la tecnica del telaio a fasce. Le donne tendono l'ordito con il peso del corpo mentre tessono la trama.

Carta di dafne dal Nepal: la pianta del dafne cresce in zona himalayana. La pasta che viene ricavata dalla bollitura delle fibre, viene asciugata al sole e poi pressata, tagliata ed è infine pronta per la stampa.

Pittura mithila dal Nepal: ha origini rituali. Le donne intingono le dita in un impasto d'acqua e riso e punteggiano il disegno con polvere rosa.

Giacinto d'acqua dal Bangladesh: con le fibre ottenute dal fusto e dalle foglie si creano cornici e cesteria.

Il commercio equo e solidale garantisce al consumatore che i benefici dell'acquisto del prodotto sono ad esclusivo favore degli artigiani.